L’Italia blocca ChatGPT..

1/ Il garante della privacy blocca ChatGPT per delle presunte violazioni.

“Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy”. Inizia così il comunicato stampa del garante della privacy del 31 marzo. 

L’effetto è stato immediato e l’accesso alla piattaforma è stato oscurato nel giorno seguente.

Secondo il garante i punti principali che hanno portato questa decisione sono 3: la mancata informativa del trattamento dei dati personali, l’utilizzo di questi dati per “addestrare” gli algoritmi e il mancato controllo dei limiti d’età.

OpenAI ha ora 20 giorni per rispondere al garante e spiegare cosa intende fare a riguardo.

Per quanto riguarda l’utente finale, chi utilizzava già VPN o il browser Opera non è stato toccato dal blocco geografico in quanto ha già la possibilità di connettersi da altri paesi.

2/ Unreal Engine 5.2. Il mondo del gaming è già nel 2030?

È stata rilasciata la nuova versione del motore grafico sviluppato da Epic Games. È una notizia che riguarda anche i non appassionati al gaming, in quanto in questa versione troviamo l’utilizzo dell’AI per la creazione dell’ambiente.

Grazie alla “generazione procedurale”, gli sviluppatori possono inserire componenti dell’ambientazione e sarà quest’ultima ad interagire e modificarsi in base alla posizione del componente.

Per rendere tutto più chiaro, ti lascio questo video.

Restando in tema, quanto è futuristico creare videogiochi da dei semplici prompt? Forse non dovremmo usare più questa parola quando parliamo di intelligenza artificiale.

Perchè? Ce lo dimostra Evan Kirstel.

3/ La lettera di Musk e altri 1000 imprenditori per fermare lo sviluppo dell’AI per 6 mesi.

Pubblicata sul sito web Future of Life Institute, la lettera mette l’attenzione sui potenziali rischi che l’AI potrebbe avere sul mondo del lavoro, sulla privacy e addirittura sulla civiltà.

Si teme inoltre che di questo passo la creazione di una “Super AI”, ovvero un’intelligenza artificiale molto più intelligente dell’essere umano e autonoma nelle decisioni, possa avvenire prima di aver messo in atto delle procedure di sicurezza adeguate.

L’obiettivo è quello di fermare l’avanzamento tecnologico per lo sviluppo di sistemi di sorveglianza, monitoraggio, di filigrana per differenziare il reale dal fake e quindi di certificazione e ovviamente di sicurezza.